Valeriana officinalis: definizione ed applicazione

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Cos’è la Valeriana Officinalis e quali sono le sue proprietà

La Valeriana Officinalis è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Caprifogliacee. È una pianta a ciclo biennale, il cui fusto può raggiungere anche un metro e mezzo d’altezza. È conosciuta anche con il nome popolare di erba gatta, poiché esercita naturalmente su questi animali un effetto eccitante, ma il nome botanico deriva in realtà dalla parola latina valere, con il significato di essere forte, sano. Il termine Officinalis invece suggerisce l’uso terapeutico della pianta, ricca di acidi e sostanze benefiche, che ne hanno introdotto l’uso nella cura di diverse patologie. Del genere della Valeriana esistono diverse altre specie, circa 250, le quali però non hanno alcun effetto curativo; l’unica ad avere caratteristiche simili all’Officinalis è la cosiddetta Valeriana Indiana (Jatamansii Jones).

Crescita della pianta e estrazione degli olii

benefici valeriana officinalisLa Valeriana Officinalis si trova come pianta spontanea in gran parte dell’Europa centro occidentale e in parte dell’Asia, ma al giorno d’oggi viene coltivata in numerose altre regioni, abituandosi bene a climi temperati ed umidi. La pianta coltivata però riduce il proprio ciclo ad un anno, con crescita rigogliosa da ottobre ad ottobre. La stagione migliore per piantare i semi è quella estiva, in particolare il mese di luglio, e la pianta inizierà ad avere uno sviluppo rigoglioso a partire dall’autunno, per poi completarlo l’autunno successivo. Da ogni pianta ottenuta dal seme si possono ricavare altre piantine attraverso divisione dei cespi.

È una pianta estremamente adattabile, che si sviluppa bene sia al sole che a mezz’ombra e, a seconda dell’ambiente di crescita, tenderà a modificare la propria forma; i piccoli fiori però, dal caratteristico colore bianco o rosa, sono sempre riuniti in un’infiorescenza a coronamento del fusto.

Le sostanze curative della pianta sono estratte dalle radici, la cui raccolta avviene alla fine del ciclo della pianta in autunno e per questo è molto frequente sentir parlare della valeriana officinalis come rimedio naturale contro lo stress.

Applicazioni:

Gli effetti curativi della Valeriana sono noti da secoli tanto che anticamente si attribuiva l’uso della pianta all’ambito della stregoneria. I suoi principi attivi, ormai ampiamente riconosciuti da studi scientifici ed ottenuti dal rizoma delle radici, hanno diverse proprietà, sedative, calmanti, ansiolitiche, antisettiche, spasmolitiche ed analgesiche, cosicché sono ampiamente inseriti in farmaci e tinture; la bassa tossicità della pianta costituisce inoltre un altro punto a favore del suo utilizzo. In particolare, gli estratti di Valeriana vengono usati nella cura degli stati d’ansia o agitazione, nei casi di stress o esaurimento e per la cura di insonnia, aritmie cardiache, tachicardia o palpitazioni nervose, ma hanno una buona riuscita anche contro altre patologie, come cefalee, colite ed epilessia.

Il sapore poco piacevole e tendenzialmente amaro della pianta ne sconsiglia l’uso in tisane, che possono anche arrivare a provocare nausea, ed oggi la somministrazione avviene soprattutto in compresse e diluizioni in tintura madre, pronte per l’assunzione. Un generale effetto antistress si ha anche preparando un decotto fai da te da unire all’acqua del bagno, ad esempio. Una raccomandazione è però quella di non esagerare con la sostanza perché, se presa in eccesso, i suoi effetti possono rivelarsi paradossalmente eccitanti.